Questa
mattina sono andata al Santuario di Montenero con la funicolare.
Il santuario della
Madonna delle Grazie, assai più noto come santuario
di Montenero, si erge sul colle di Monte Nero, a Livorno.
Il complesso, elevato al rango di basilica
minore da papa Pio VII nel 1818,
è tenuto dai monaci vallombrosani ed è consacrato
alla Madonna delle Grazie di Montenero, patrona
della Toscana; il santuario comprende anche una ricca galleria
di ex voto e, all'esterno, è preceduto dal famedio,
il luogo di sepoltura riservato ad alcuni illustri livornesi.
Il santuario di Montenero
è un complesso architettonico di origini antiche: infatti, una
leggenda popolare narra la storia di un pastore claudicante che,
nel 1345, ritrovando ai piedi del colle un dipinto raffigurante
la Madonna, avrebbe avuto una visione attraverso la quale fu
spinto a trasportare l'effigie sino in cima alla collina, dove arrivò
guarito della sua malattia.
A ricordare questa
leggenda, all'inizio della strada che conduce al santuario, fu
realizzata la piccola cappella dell'Apparizione, risalente al 1603;
questa fu ampliata nel 1723, danneggiata durante la seconda
guerra mondiale e sostituita nel 1957 con una chiesa
più grande.
La fama legata a
quell'evento fu tanta che già sul finire del medesimo secolo i
numerosi pellegrinaggi permisero l'ampliamento del primo
oratorio, tenuto inizialmente dai frati terziari, poi
dai gesuati (XV - XVII secolo), e quindi
dai teatini (XVII- XVIII secolo). Furono proprio i
teatini ad iniziare i lavori di ampliamento del santuario, fino ad
allora costituito da una semplice aula a pianta rettangolare.
Tra la fine
del Seicento e l'inizio del Settecento fu
aggiunto un atrio di forma ovale riccamente decorato, mentre, intorno
al 1721 e su disegno di Giovanni del Fantasia, furono
iniziati i lavori nella parte posteriore della chiesa, con
l'inserimento di un corpo cruciforme destinato ad ospitare l'immagine
sacra della Madonna, che fece assumere al complesso una pianta
a croce latina.
Con la soppressione
degli ordini religiosi voluta da Pietro Leopoldo, il
santuario cadde in rovina, fino a quando, subentrato al
potere Ferdinando III, non fu affidato alla custodia dei monaci
vallombrosani (1792), che apportarono alcuni restauri.
Dopo i restauri apportati
tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, un
importante ampliamento si registra tra gli anni
sessanta e settanta del XX secolo ad opera
dell'architetto Giovanni Salghetti Drioli, con il completamento
del cortile di levante e la realizzazione del chiostro del convento
dei vallombrosani; alcuni anni più tardi il medesimo architetto fu
incaricato di eseguire il progetto della cappella dei ceri votivi
(ultimata nel 1988).
Il
27 gennaio 2015 la chiesa di Santa Maria della Grazie è stata
ufficialmente elevata a santuario.
Questa mattina c'era un po' di foschia, ma ogni volta si vede un bel panorama dalla cima del colle di Monte Nero.
Grazie Nadia per condividere la giornata con me! Bella foto! Un abbraccio. Carol
RispondiEliminaCiao Carol, la prossima volta che vieni in Italia, a Livorno, ti ci porto.
EliminaKiss.
Grazie per aver condiviso una fetta della tua giornata sono sicura che sei stata felicissima.Buon inizio di settimana e un abbraccio da pia ciao
RispondiEliminaPiù che felicissima, ero serena.
EliminaUn abbraccio anche a te.
Grande Nadia, foto stupende che mi hanno fatto ricordare un giorno molto bello.
RispondiEliminaSiamo stati lì il giorno dopo il mio matrimonio prima di iniziare il viaggio di nozze.
... E ti ha portato tanto bene. :-)
EliminaBuon inizio settimana sotto la neve.
Montenero è un posto magico e non vedo l'ora di tornarci
RispondiEliminascrive mia moglie Susi
un appuntamento che vogliamo rinverdire ma con la funivia, non mancare
Non mancherò.Ci aspetteremo in Piazza delle carrozze e saliremo insieme con la funicolare.
EliminaCiao Nadia, bellissime queste foto e utilissime le informazioni a corollario, come sempre!
RispondiEliminaTi svelo un piccolo segreto: d'estate vado spesso al santuario di Castelmonte (Madone di Mont in friulano) sopra Cividale del Friuli. Non è la devozione che là mi conduce ma la meravigliosa salita in bici. Nel sudore trovo anch'io la mia via crucis, ma è una penitenza piacevolissima.
Ciao amica, ogni bene per te.
haffner