lunedì 28 dicembre 2015

2016










ASPETTARE L'ANNO NUOVO

C'è silenzio intorno,
eppure,
mille voci assordanti
danzano senza tregua
nello schermo di cristallo,
antro dei pensieri,
fucina delle idee,
culla di vane decisioni.
Muore un altro anno,
ha la pelle cerea,
gli occhi trasognati,
il cuore stanco
e la mente
non sa più dove andare.
Come una nenia
ripete la vita
il nuovo che verrà,
inganna o fa felici,
dona,
o ruba a chi non ha.
Ma nulla può cambiare
il ciclo del destino,
le foglie cadono dai rami,
sempre si alzan le maree,
ci sono le stagioni,
nascono i bambini,
e a noi...
è dato da sperare
un posto favorito,
nel teatro della sorte.





domenica 27 settembre 2015

CONTROVENTO





Ecco, la mente si sofferma
e ti accorgi che corri, corri, corri,
per raggiungere obiettivi
partoriti dall'ambizione,
inconsapevole che la vita
è come una pista sinuosa,
a volte fluida, ma irripetibile,
senza possibilità di ritornare.
Nasci e cresci nell'ingenuità
dolce chimera di un mondo facile,
non sai prevedere,
non sai progettare,
non sai volare da solo
e quando lo farai,
barriere impediranno il tuo cammino.
Puoi gioire, sì, ma puoi cadere,
scivolare nel fango dell'esistenza,
così che le tue ali faticano a risalire,
ti rialzi e voli, voli, voli
come un instancabile uccello migratore,
sulla scia di mete programmate.
Esiti nel tuo volo controvento,
mentre perdono vigore le tue piume
come le foglie dell'albero in autunno
e aspetti, aspetti, aspetti,
fino a quando la speranza
non morirà con te.





domenica 26 luglio 2015

Premio letterario nazionale "Città di Livorno" - 2015


Questa è la mia poesia premiata con medaglia d'oro e argento - menzione speciale tra i primi 20 finalisti:



PIANTO NEL SILENZIO


Forse riuscirei a dormire

se non avessi l'anima,

eppure resto ad occhi aperti
a cercare nel buio il suo splendore,
è nuda, 
come bimba appena nata,
geme, ha paura,
vuole essere compresa. 
Piano scendono gocce salate
come tacito conforto,
sono calde, silenziose,
e ancora mi chiedo perché
Forse scapperei dal mondo
se non avessi l'anima
e lascerei la mano
di chi riceve la mia benevolenza, 
o forse lo dominerei,
non sognerei le favole,
non proverei dolore
se non avessi l'anima.
Poi, a lavare i miei pensieri
rimbalza il pianto, 
si perde nel silenzio
come uno sparo nella bruma
e accendo una sigaretta, è amara,
guardo lembi di fumo come docili fantasmi 
avvolgere le mie incertezze...
e scrivo.





mercoledì 15 luglio 2015

CASTAGNI SECOLARI






Castagni secolari, silenziosi testimoni dello scorrere del tempo.


In Garfagnana il castagno veniva chiamato tradizionalmente “l’albero del pane”, per l’importanza che aveva nell’economia di sussistenza del territorio montano. Cerasa può vantare uno dei più importanti castagneti storici della zona, con più di 150 esemplari, molti dei quali di oltre 300 anni di età. (Azienda Agricola Cerasa Località Cerasa - Capraia – Pieve Fosciana (Lu).

È sempre un'emozione visitare luoghi dove vengono rispettate le tradizioni e la natura, su questo mondo dove l'uomo spesso dimentica che sono beni comuni per tutta l'umanità.
In questi giorni di caldo "africano" sono andata in Garfagnana e ho scoperto questo splendido posto, dove la pazienza e l'amore per la natura si leggono sulle "rughe" di alberi secolari, preservati, curati e salvati negli anni, da mani generose. Ecco alcuni esemplari:






















lunedì 29 giugno 2015

SIAMO PICCOLI




SIAMO PICCOLI

Mentre guardo in alto
una sera senza nuvole,
nello spicchio di cielo
davanti alla finestra,
penso come siamo piccoli
di fronte all'infinito spazio,
dove punti luminosi
come lucciole vaganti
ricamano strade surreali.
Sì, siamo piccoli
con grandi pensieri,
impotenti alla vita
tormentata da banalità,
fugaci all'amore
come lampi di tempesta
e nudi di ogni mitezza
che possa far fiorire
il prato arido del cuore.
Guardano lo stesso cielo
mendicanti sotto i ponti
che ne fanno da coperta,
occhi di bocche affamate,
occhi di donne dolenti,
madri di figli strappati,
uomini provati dalla guerra.
Guardiamo lo stesso cielo
noi, che restiamo indifferenti
alle pene dei fratelli,
all'abuso di potere,
al rifiuto della pace.
Eppure, ci sentiamo grandi
con miseri pensieri,
quando ci illudiamo
che il cielo tutt'intorno
sia soltanto nostro, invece,
la nostra piccolezza è infinita.




domenica 7 giugno 2015





I CIPRESSI CHE A BOLGHERI...

Sempre alti e schietti
sono i cipressi che a Bolgheri
van da San Guido in duplice filar.
Rinnovata emozione annulla il presente
e ricordi di giovinezza balzano prepotenti
sul vetro della mia vecchia auto,
sotto il sole caldo di Giugno.
Il maestrale soffia leggero tra le chiome,
forse stanche per l'usura del tempo
ma ancora solenni nella prospettiva,
come quando da bambina
furono al mio cospetto per la prima volta,
percorrendo le emozioni del poeta.
Cerco in alto i nidi dei rusignoli,
e il volo delle passere
e il profumo delle chiome,
ma c'è silenzio intorno
e solo polvere e sciatti cespugli .
Neppure i puledri allietano la vista
e i papaveri sono scomparsi
dai campi di grano, dove un asino bigio
rosicchiava un cardo rosso e turchino
Forse non è l'ora adatta, penso,
o forse tutto è cambiato
per effetto dell'umana negligenza
e la gaiezza dei cipressi è rimasta nel passato.






domenica 10 maggio 2015

MAMMA






MAMMA

Avevi la fierezza di regina,
e la consapevolezza della tua femminilità,
eri madre dolce e severa insieme,
eri moglie sempre innamorata,
eri donna forte, coraggiosa,
lottavi per la vita e l'amore
e la tua presenza era lo scoglio
su cui poggiare le nostre ali
di bambini e poi di adulti.
La tua schiena aveva superato le fatiche,
la miseria e le difficoltà,
ma ti aveva mantenuta bella, la tua forza.
Il brio regalava un segno
indelebile sulle tue labbra,
anche quando il tempo
non aveva più clemenza
e il profumo di borotalco
ti rendeva fresca, sempre,
come un fiore appena colto,
anche quando il sonno eterno
ti ha portata via con sé.



giovedì 30 aprile 2015

CORAGGIO




CORAGGIO

Cumuli d'incertezza e paura di fragilità
si alternano, insistenti,
al coraggio di sopravvivere
sopra un campo minato
da incontrollabile follia,
la tua.
Tentennano le foglie
nell'impeto del vento,
metafora di lucida smania
a voler vedere rami spezzati
e arrendevole debolezza,
ma radici ben piantate
non si lasciano scalfire,
ben coperte da un manto
di solida determinazione
a voler combattere i soprusi
di stupide rivalse.
Il limbo dell'oblio
ferma la volontà della saggezza,
del perdono,
dei sentimenti
e resti imprigionato
da catene ossidate dal rancore,
dall'indifferenza,
dalla perseveranza a camminare
sulla strada della solitudine.
Un giorno non lontano
il vento dovrà frenare la sua ira,
perché anche tu sarai vecchio
e stanco
e solo
e mai vincitore assoluto.
Sì, durante questi temporali
l'albero avrà perso qualche foglia,
sarà indebolito da ferite indelebili
futili trofei della tua ambizione,
ma almeno nelle ultime primavere
avrà di nuovo fiori
e canti di uccellini.





giovedì 23 aprile 2015

INVOLUZIONE




Per mia fortuna sono nata dopo la guerra, ma in tempo per vedere le sue ferite che ancora oggi restano nel ricordo.
Ho potuto assaporare l'evoluzione della rinascita, le novità della tecnologia con privilegi che i miei antenati non hanno potuto godere, il lavoro che rendeva la vita dignitosa e i giovani pieni di speranza per il futuro.
Ho respirato per un po' aria pulita e gustato cibi non contraffatti, ho visto il susseguirsi di stagioni ben delineate mettendo le scarpe bianche a Marzo e il cappotto a Novembre, potevo camminare per le strade senza timore di essere aggredita e l'amore, soprattutto l'amore, la solidarietà, l'accoglienza, il sano divertimento, erano prerogative che si vedevano in ogni dove.
Lascerò invece un mondo dove non esiste più tutto questo e i giovani senza futuro che cosa potranno ricordare? Un mondo senza stagioni, senza amore, un'aria inquinata e cibi che alimentano malattie sempre più frequenti e incurabili, famiglie disastrate peggio dei palazzi sotto le bombe, esasperazione e miseria per una politica catastrofica che ci porta tutti alla deriva.



Scusate, amici, se vi lascio un po' soli, ma sono in una fase di stallo e di riflessione. Ma tornerò, ve lo prometto.




lunedì 23 marzo 2015

70 ANNI



IL TEMPO

Il tempo è scivolato piano
come uno sputo sullo specchio,
si è portato dietro
polvere di ricordi,
ha imbrattato la vita
con saliva amara
come bava di bocche acide.
È nemico di chi aspetta
una nuova aurora
che faccia capolino all'orizzonte.
Lento e perfido,
come la ruga che spunta sulla pelle,
eppure veloce
come un baleno quando conti gli anni.
Comunque sto vivendo,
sono frutto maturo
di albero secco, ma
foglia verde in autunno
e diamante in mezzo alla cenere.
Il tempo...
ha una strana qualità, 
mi ha regalato poesia.



Quasi quattro anni fa scrissi questa poesia, in un momento di riflessione e in pieno centro di un ciclone esistenziale.
Questa mattina, dopo una notte insonne, ho ricordato tutti i momenti essenziali del lungo percorso della mia vita e, nonostante ci siano stati e ci siano ancora episodi dolorosi da non dimenticare, mi sento fortunata.
Ma sì, nonostante che fra cinque giorni compia settanta anni e sono tanti, troppi per poter fare quello che il mio spirito ancora giovane vorrebbe realizzare, mi sento fortunata di essere ancora qui con la mia mente lucida e con un volto che manifesta coraggio, onestà, lealtà, serenità interiore.
La mia infanzia è stata felice con due genitori che hanno saputo educare e amare i loro figli e amandosi a vicenda fino alla morte, l'adolescenza è passata senza traumi e la ricordo sorridendo, ho avuto il dono della maternità con due figli splendidi e nonostante il mio matrimonio sia finito dopo trenta anni, con conseguenze dolorose che ancora subisco, non rinnego niente.
Certamente la stanchezza psicologica e fisica a volte prende il sopravvento, ma riesco sempre a rialzarmi e a combattere, non cedo mai.
Mi sento fortunata (pur provando sofferenza per chi non ha la possibilità di sopravvivere dignitosamente o per chi è ammalato, specialmente i bambini, o per chi è morto prematuramente), perché posso ancora rendermi utile e sentirmi indipendente. Vi pare poco?
Non so quanto durerà, ma...


Prima che l'ultima alba
cancelli il sole,

voglio respirare.



venerdì 13 marzo 2015

SENTENZE DEL CAVOLO





Una proposta per la riforma della giustizia:

Sarebbe opportuno far seguire le cause legali da giudici che non fanno parte del Tribunale locale, perché non dovrebbero essere amici degli avvocati, che ottengono spesso sentenze a loro favore. Insomma, i procedimenti legali dovrebbero essere svolti come fa l'arbitro di una partita di calcio che non è "tifoso" di alcuna squadra in gioco e quindi imparziale.
Lo so, è pura utopia, ma si eviterebbero condanne o assoluzioni ingiustificate.
Anche nel mio piccolo, ho subito e sto ancora subendo queste imparzialità, quindi posso immaginare quello che succede nelle grandi cause.
Non ditemi che non ho ragione!




sabato 7 marzo 2015

LA FESTA DELLA DONNA







La "Festa della donna" non si celebra andando a mangiare nei ristoranti, o andare in discoteca per mettere soldi negli slip dei ragazzi spogliarellisti, o comprando torte mimosa, ma...



DONNA

Custodisci la vita nel tuo grembo
corolla di un fiore da amare,
con dolore la presenti al mondo
inconsapevole che poi soffrirai.
Donna trascurata o donna regina,
violentata ma anche adorata,
madre, figlia, sorella,
amica dell'amore.
Donna dalla forza senza esitazione
ma debole con la brutalità dell'uomo,
femmina per piacere
e donna per farti stimare.
Donna ogni giorno,

donna sempre.



lunedì 16 febbraio 2015

LIBIA, L’ITALIA RIPUDI LA GUERRA








LA NOSTRA COSTITUZIONE DICE CHE L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA... QUINDI PERCHÉ IL GOVERNO RENZI CI STA ANNUNCIANDO L’ENTRATA IN GUERRA DEL NOSTRO PAESE PER MEZZO STAMPA E SENZA PASSARE PER IL PARLAMENTO, COME LA NOSTRA COSTITUZIONE ANCORA RICHIEDE NELL’ART.78 ?



http://bit.ly/1MpR0MK







venerdì 13 febbraio 2015

SAN VALENTINO






L'amore cela, nel suo intimo, segreti e misteri che vengono rivelati solo nei tempi che ritiene più opportuni e nei modi più conformi ai sentimenti e alle emozioni che ognuno prova nel viverlo, o semplicemente nel sognarlo, in ogni respiro.
Composta venerdì 6 febbraio 2015




Non illuderti, non temere: ama. Ogni giorno è prezioso agli occhi dell'amore.
Composta domenica 8 febbraio 2015





Se oggi l'amore, in questo giorno speciale del 14 Febbraio potesse parlare direbbe molte cose. Direbbe di smetterla di giocare con lui come se fosse un passatempo o un diversivo. Chiederebbe di smetterla di usarlo come scusa per raggiungere scopi o altri ambiti "Traguardi". Direbbe a molte persone: "Non siete degni di me"! Ma direbbe a quei pochi che davvero amano e ancora rispettano questi valori: 
"Buon s. Valentino"!
Composta venerdì 14 febbraio 2014





Buon s. Valentino all'amore e a chi ci crede. A chi lo ha inseguito per anni, quando bastava fermarsi per farsi raggiungere. A chi lo ha coltivato con premura, come si trattasse di un fiore delicato. A chi lo ha difeso con le unghie dalle intemperie della vita, dalle difficoltà della convivenza e della quotidianità, dalle tentazioni nei momenti di crisi e di confusione. A chi, per amore, ha saputo comprendere e perdonare... e non per opportunismo o debolezza, ma perché ha continuato a credere con forza nel suo sogno d'amore... a dispetto di tutto! A chi ha saputo abbracciare anche le pene d'amore, come se abbracciasse il suo destino, consapevole che la sua vita non sarebbe mai stata la sua vita senza quella persona. A chi ha capito che solo l'amore può regalare momenti di felicità così intensi da dimenticare tutto quello accaduto prima. Perché l'amore rimane pur sempre magia. L'amore non è solo essere con l'altro... ma è essere nell'altro, essere l'altro. Auguri a chi sa che senza amore avrebbe avuto una vita più tranquilla, ma non avrebbe mai potuto sentirsi così vivo.


domenica 8 febbraio 2015

OGNI TANTO CI VADO










Questa mattina sono andata al Santuario di Montenero con la funicolare.







Il santuario della Madonna delle Grazie, assai più noto come santuario di Montenero, si erge sul colle di Monte Nero, a Livorno. Il complesso, elevato al rango di basilica minore da papa Pio VII nel 1818, è tenuto dai monaci vallombrosani ed è consacrato alla Madonna delle Grazie di Montenero, patrona della Toscana; il santuario comprende anche una ricca galleria di ex voto e, all'esterno, è preceduto dal famedio, il luogo di sepoltura riservato ad alcuni illustri livornesi.
Il santuario di Montenero è un complesso architettonico di origini antiche: infatti, una leggenda popolare narra la storia di un pastore claudicante che, nel 1345, ritrovando ai piedi del colle un dipinto raffigurante la Madonna, avrebbe avuto una visione attraverso la quale fu spinto a trasportare l'effigie sino in cima alla collina, dove arrivò guarito della sua malattia.




A ricordare questa leggenda, all'inizio della strada che conduce al santuario, fu realizzata la piccola cappella dell'Apparizione, risalente al 1603; questa fu ampliata nel 1723, danneggiata durante la seconda guerra mondiale e sostituita nel 1957 con una chiesa più grande.
La fama legata a quell'evento fu tanta che già sul finire del medesimo secolo i numerosi pellegrinaggi permisero l'ampliamento del primo oratorio, tenuto inizialmente dai frati terziari, poi dai gesuati (XV - XVII secolo), e quindi dai teatini (XVII- XVIII secolo). Furono proprio i teatini ad iniziare i lavori di ampliamento del santuario, fino ad allora costituito da una semplice aula a pianta rettangolare.
Tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento fu aggiunto un atrio di forma ovale riccamente decorato, mentre, intorno al 1721 e su disegno di Giovanni del Fantasia, furono iniziati i lavori nella parte posteriore della chiesa, con l'inserimento di un corpo cruciforme destinato ad ospitare l'immagine sacra della Madonna, che fece assumere al complesso una pianta a croce latina.
Con la soppressione degli ordini religiosi voluta da Pietro Leopoldo, il santuario cadde in rovina, fino a quando, subentrato al potere Ferdinando III, non fu affidato alla custodia dei monaci vallombrosani (1792), che apportarono alcuni restauri.
Dopo i restauri apportati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, un importante ampliamento si registra tra gli anni sessanta e settanta del XX secolo ad opera dell'architetto Giovanni Salghetti Drioli, con il completamento del cortile di levante e la realizzazione del chiostro del convento dei vallombrosani; alcuni anni più tardi il medesimo architetto fu incaricato di eseguire il progetto della cappella dei ceri votivi (ultimata nel 1988).


Il 27 gennaio 2015 la chiesa di Santa Maria della Grazie è stata ufficialmente elevata a santuario.







Questa mattina c'era un po' di foschia, ma ogni volta si vede un bel panorama dalla cima del colle di Monte Nero.



venerdì 6 febbraio 2015

BOB MARLEY





6/2/1945 - 11/5/1981



Fino a quando il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà sempre la guerra.






martedì 3 febbraio 2015

LO SQUALLORE DEI REALITY SHOW






In un momento di reale sfiducia nel futuro, in cui la disoccupazione priva le menti di particolari soddisfazioni e la disperazione prevale sul godimento, ecco che si propina spazzatura su alcune reti televisive con l'illusione di distogliere dal disagio esistenziale quei telespettatori abulici e debilitati, proiettandoli in un mondo falso, appetibile e trasgressivo.
Mi piacerebbe sapere cosa ancora spinga gli italiani a sbirciare dentro lo squallido spettacolo di vip finti affamati e malridotti che bighellonano su un'isoletta dell’Honduras, o di personaggi famosi e non che corrono verso la meta mangiando scarafaggi e sudando come capre in Pechino Exspress o ancora di ragazzi ignoranti e maleducati che si azzannano dentro le stanze del Grande Fratello.
Superata la novità delle prime edizioni, che tutto sommato potevano sembrare più genuine e divertenti per l'inesperienza dei protagonisti, ora sono solo un mezzo per mettere in luce alcuni personaggi o riaccendere la notorietà di altri, ormai decaduti, che non si rassegnano all'ombra mediatica.
Un mezzo che però sfocia in quella trasgressione negativa, che non vuol dire fare nuove esperienze uscendo da ciò che è considerato usuale e rassicurante o misurarsi con i limiti prestabiliti mettendo alla prova se stessi e gli altri, come avviene spesso durante l'adolescenza.
L'isola dei famosi di questa edizione ne è un esempio di vero squallore. Dicono che sarà una Playa Goduria, con gran sfoggio di seni in cinemascope e di ominidi ben forgiati.


Non sia mai che i veri affamati italiani si distraggano dai morsi della fame, guardando le evoluzioni erotiche dei protagonisti televisivi.



sabato 31 gennaio 2015

SERGIO MATTARELLA: LA SVOLTA AUDACE DI RENZI?





Sono sempre stata molto cauta nell'esprimere la mia soddisfazione o insoddisfazione per i risultati politici del momento, ma ho sempre preferito aspettare i risultati acquisiti nel tempo. Non ho esultato quando Monti prese il posto di Berlusconi, né quando Enrico Letta lo sostituì, perché prima di farlo volevo constatare se la forza del cavaliere (senza più cavallo, ormai) non fosse ancora morta. Infatti la mia diffidenza si è rivelata giustificata.
Alle primarie tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, votai Bersani, perché la saggezza e la calma prevalsero sull'arroganza e l'acerbità del giovane sindaco di Firenze (pur ammirando la capacità nel gestire la sua città). Ma la saggezza e la calma non furono sufficienti a far eleggere Bersani come Premier, forse, anzi sicuramente, per troppa calma e poca grinta.
Fu mandato al macello Enrico Letta, ma poco dopo ci fu l'entrata a spada tratta di Matteo Renzi, che tutti hanno preso come una pugnalata alle spalle dell'amico Letta, che fu costretto a dare le dimissioni con queste parole: "A seguito delle decisioni assunte oggi dalla Direzione nazionale del Partito Democratico, ho informato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della mia volontà di recarmi domani al Quirinale per rassegnare le dimissioni da presidente del Consiglio dei Ministri:"
E qui comincia la scalata del "bimbo", sì lo chiamo bimbo perché ha la stessa età di uno dei miei figli e a confronto dei veterani del Governo, è davvero un pischello. La sua intenzione era quella di dare una boccata d'aria fresca all'Italia, rottamare il vecchiune, mettere a tappeto Berlusoni e ridare credibilità alla politica.
Non mi fidavo della sua presunzione, della sua ambizione sfrenata e pensavo che non fosse all'altezza dell'incarico per la sua poca esperienza in campo. Le critiche da parte dei più non sono mancate, ha fatto tante promesse non mantenute (anche per i bastoni tra le ruote dell'opposizione), è stato costretto a mantenere un patto con Berlusconi... insomma sembrava un giocatore di pocker che puntava sul bluff, mentre il suo partito si era diviso a suo sfavore, proprio perché non condividevano il suo accordo con il cavaliere, mantenendolo sulla scena.
Il cammino di Renzi invece ha modificato in parte lo scenario dell'Italia (senza andare nello specifico che tutti conosciamo), ha acquistato fiducia sia nel nostro Paese che in Europa e ieri, con la scelta del nuovo Presidente della Repubblica, ha fatto sì che principalmente il Partito Democratico si sia ricompattato e che la Nazione abbia un arbitro imparziale senza nessuna predilezione per specifici partiti.
Trovo ridicoli i commenti di chi ha detto che non ha votato Sergio Mattarella, non per la persona ma per il metodo di scelta. Queste persone dell'opposizione, sicuramente non hanno a cuore l'Italia, ma solo spirito di contraddizione per ogni scelta fatta dal Governo, sia pure giusta e oculata. Questa contestazione, sicuramente ha fatto perdere voti per una prossima elezione (ci farei una scommessa).
Il neo Presidente della Repubblica, per quanto ne so della sua vita, sarà sicuramente un altro presidente esimio che resterà nella storia.
Ebbene, per concludere, oggi mi trovo a riflettere e rivedere la mia opinione sul "bimbo" che comincia a piacermi, perché sono convinta che riuscirà a portare avanti i suoi intenti con l'audacia della sua fresca età e soprattutto con il coraggio di far fronte ai trabocchetti, sempre pronti, dei suoi avversari che non lavorano per il bene del Paese, ma per tenere ben salde le loro poltrone.

Però non esulto, aspetto come sempre di vedere i prossimi risultati, sperando in una svolta politica giusta, per il bene comune e di tutti quelli che soffrono per gli errori del passato.