domenica 15 giugno 2014

PIETRO MASCAGNI






Questo è il vecchio edificio di piazza Cavallotti dove è nato nel 1863 il compositore Pietro Mascagni.  












Questa foto del nuovo palazzo ricostruito in Piazza Cavallotti, è stata probabilmente scattata nei primi anni Sessanta, da autore sconosciuto. Sopra l'entrata è visibile una lapide che ricorda il luogo natale dell'autore di “Cavalleria Rusticana”.











Oggi il vecchio edificio è stato demolito, ma la lapide esiste ancora sulla facciata del nuovo.










Pietro Mascagni nacque il 7 dicembre 1863, a Livorno, in piazza delle Erbe, oggi Piazza Cavallotti. Proveniva da una famiglia abbastanza conosciuta nella città, ma di condizioni economiche non agiate, nonostante il padre fosse uno dei più facoltosi e conosciuti panettieri del centro di Livorno. Dopo aver ultimato gli studi ginnasiali, ai quali affiancò anche lo studio del pianoforte e dell'organo, dal 1876 si dedicò agli studi musicali, contro la volontà del padre, seguendo gli insegnamenti di Alfredo Soffredini, fondatore dell'Istituto Musicale Livornese, in seguito rinominato Luigi Cherubini, dove studiò anche violino, contrabbasso e alcuni strumenti a fiato. 


Dal punto di vista stilistico, la musica di Mascagni è spesso definita esasperata, sia per la propensione verso gli acuti, che per il largo uso ch'egli fa del declamato. In realtà, ciò riguarda una parte della sua produzione operistica (specialmente l'ultima fatica, il Nerone), ovvero quella finale, quando si era già in pieno clima espressionista.
Nei primi lavori Cavalleria, Amico Fritz, Ratcliff, Iris, Maschere e Rantzau, è invece vivo uno stile fine, ma decadente, che riaffiora similmente nella poesia e nella pittura di quel tempo.
L'unica vera e propria opera verista di Mascagni fu quindi Cavalleria.











La vita sentimentale di Mascagni fu a tratti burrascosa. Sposatosi in giovane età con la parmigiana Lina Carbognani, si infatuò poi, nel 1910, di una sua corista, Anna Lolli. La relazione rimase clandestina, ma fu vissuta intensamente dal maestro livornese, che scrisse più di quattromila lettere alla sua amata.
Mascagni fu un artista molto famoso non soltanto per le opere da lui scritte, o per la sua attività di direttore d’orchestra, ma anche perché fu un personaggio alla moda. Strinse amicizia con pittori come Giovanni Fattori, Gaetano Previati, Plinio Nomellini, ed ebbe un rapporto molto stretto con D’Annunzio, che prima lo criticò duramente (nel 1892 lo definì un capobanda), poi lo esaltò, e infine collaborò con lui per la Parisina.












L’iconografia classica immortala Mascagni con il consueto sigaro toscano tra le labbra e la folta capigliatura che lo ha fatto diventare famoso: il cosiddetto taglio alla Mascagni.


Pietro Mascagni morì nel suo appartamento all'Hotel Plaza di Roma (sua residenza stabile dal 1927) il 2 agosto del 1945: il Presidente del Consiglio dell'epoca, Ferruccio Parri, gli negò i funerali di Stato.
Radio Mosca fece un minuto di silenzio e la folla si accalcò per omaggiare la salma.  

















Ancora oggi si può visitare il suo sepolcro al Cimitero della Misericordia di Livorno, dove le sue spoglie furono trasferite nel 1951.


7 commenti:

  1. Post interessante e istruttivo. Musica stupenda!
    Quanta arte si respira nella tua Livorno! Adesso mi è tutto più chiaro.....!
    Ciao, buona settimana. robi

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    1. Buongiorno Robi, purtroppo l'arte e la cultura a Livorno viene un po' troppo sottovalutata. Ci sarebbero tante cose, tanti percorsi da far vedere ai turisti... che invece non si fermano e vanno a Pisa.

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  2. Gibran15.6.14

    Mia cara amica, a quanti personaggi di alto livello, ha dato la nostra bellissima Toscana.
    Ciao un abbraccio Lidia.


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    1. Sì cara Lidia, per ora pubblico quelli livornesi, ma aggiungerò anche i toscani in genere (e ce ne sono tanti).

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  3. Gibran15.6.14

    Ti ho chiamata, ma non eri in casa.
    ciao ciao Lidia.

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    1. Scusami, ma volevo stare in silenzio e senza vedere chi fosse al telefono, non ho risposto (beata sincerità! :-)
      Ti chiamerò oggi. e per ora ti mando un abbraccio.

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  4. Grazie Nadia di questo ricordo, di così preziosi particolari. La Cavalleria Rusticana...
    Il tempo passa e le cose cambiano, bello aver riposizionato la lapide che lo ricorda in quel nuovo edificio. Chi passa di lì e non è preso dal Pad e si guarda intorno forse legge quel nome in grassetto. Buona estate Nadia

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