giovedì 30 aprile 2015

CORAGGIO




CORAGGIO

Cumuli d'incertezza e paura di fragilità
si alternano, insistenti,
al coraggio di sopravvivere
sopra un campo minato
da incontrollabile follia,
la tua.
Tentennano le foglie
nell'impeto del vento,
metafora di lucida smania
a voler vedere rami spezzati
e arrendevole debolezza,
ma radici ben piantate
non si lasciano scalfire,
ben coperte da un manto
di solida determinazione
a voler combattere i soprusi
di stupide rivalse.
Il limbo dell'oblio
ferma la volontà della saggezza,
del perdono,
dei sentimenti
e resti imprigionato
da catene ossidate dal rancore,
dall'indifferenza,
dalla perseveranza a camminare
sulla strada della solitudine.
Un giorno non lontano
il vento dovrà frenare la sua ira,
perché anche tu sarai vecchio
e stanco
e solo
e mai vincitore assoluto.
Sì, durante questi temporali
l'albero avrà perso qualche foglia,
sarà indebolito da ferite indelebili
futili trofei della tua ambizione,
ma almeno nelle ultime primavere
avrà di nuovo fiori
e canti di uccellini.





17 commenti:

  1. è maggio il mese dell'energia nascente
    i pensieri volano leggeri accompagnati da colori vaiopinti e stupendi
    i vento disperde il polline e giorni di gran lavoro per le api e le prima farfalle le più audaci rallegrano la vista. peccato che la pioggia e nebbia aiutino a brividi di freddo.
    buon fine settimana Nadia

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    1. Grazie Andrea, ma anche qui nuvoloni neri offuscano il cielo, dove oggi non volano neppure le rondini. :-)
      Buon fine settimana anche a te e alla tua famiglia. Spero di vederci presto.

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  2. Ciao Cara Nadia , mi è piaciuta molto moto la tua poesia, hai centrato in modo elegante ,am anche con un chè di sensuale questo argomento difficile ! Al giorno d'oggi serve una dose di coraggio in quqntità industriale. Ci vuole coraggio per tutto almeno per me, e non sempre è facile , anzi !! Spero che tu stia bene . Io sono un po' di sguincio in questo periodo, ho meno preoccuapzioni , ma più problemi fisicamente, che "faccio finta " di non ascoltare.
    Bello il dipinto e anche la poesia di Leopardi , mi ricorda l'infanzia :)
    Un grande e affettuoso abbraccio Nadia
    Rosy

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    1. Ciao Rosy, mi fa molto piacere il tuo passaggio e mi scuso della mia assenza sul tuo, ma ho letto sempre i tuoi post con piacere.
      Chi non è di "sguincio" in questo periodo? Mah, sarà la primavera? :-D
      Grazie cara, ti abbraccio anch'io.

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  3. Mi piace pensare di essere un fiorellino o un uccellino sui rami di Grande Quercia.
    ...
    Con tutto il mio affetto e la mia stima.
    Calo

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    1. Ci sarà sempre un nido pronto ad accoglierti.
      Grande abbraccio.

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  4. Cristo santo Nadia, è una settimana che cerco di commentarti ma non avevo capito la funzione del codice chapta che mi faceva selezionare un caffè. Che diavoleria è questa?
    Bella la poesia con le sue metafore, e bello il dipinto come sempre.
    Questo in particolare mi riporta alla mente una "libecciata" di Giovanni Fattori.
    Complimenti di cuore.
    haffner

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    1. Non dipende da me, caro Haf, ogni tanto ci sono interferenze... come nella vita, d'altronde. :-D

      Grazie per la poesia (L'ho scritta il 1° Maggio, dopo mesi di vuoto mentale), ma per il "bel dipinto" devo deluderti... è soltanto una foto presa su Internet, mentre il mio Libeccio (che certamente non riporta alla mente Fattori) lo puoi ammirare su PITTURA, il cui link lo puoi trovare nella colonna di sinistra in alto.
      Un caro saluto.

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  5. Un passaggio per leggere i tuoi post e per augurarti un buon fine settimana ciao da pia

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  6. Anonimo4.6.15

    Un caro saluto amica mia e l'augurio che tu stia bene. Ho distrutto il mio blog, il 18 di luglio avrebbe compiuto 12 anni.
    Un abbraccio.
    haffner

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    1. Quando sei anni fa mi tuffai nel mondo del Web, per non pensare ai miei problemi almeno durante il tempo in cui ero occupata a leggere e a comunicare con gli amici virtuali, non avrei mai immaginato di provare gioia o dispiacere e anche dolore per persone che neanche conoscevo.
      Ma i sentimenti, a quanto pare, non sono virtuali, li tocchi con mano, li vivi come nella realtà, specialmente quando instauri un rapporto di affetto, di fiducia, di stima e ammirazione con persone come te, amico carissimo.
      La tua decisione di "distruggere" il blog mi ha provocato una stretta al cuore, perché la immagino come una reazione di rabbia, di sofferenza interiore e soprattutto di delusione, insomma come a voler cancellare e dimenticare una parte della tua vita.
      Sai, ho anche pensato che tu lo abbia fatto per mancanza di tempo, ma allora perché distruggere tutto? Perché non lasciare il blog in sospeso, come spesso faccio io? Sarebbero sempre rimasti indelebili (come ha detto Robi) i racconti, gli incontri e le emozioni di vita che di virtuale ha solo la definizione.
      Voglio sperare che un giorno tu riappaia con una nuova pagina ancora più bella ed emozionante, così che gli amici più cari possano ancora leggere le tue avventure e condividere le tue emozioni.
      Restano comunque le mail, che faranno da ponte tra le nostre anime virtuali, se ancora lo vorrai, perché sei uno dei pochi che stimo davvero.
      Ti abbraccio forte, Haf.
      Nadia

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  7. Anonimo5.6.15

    Se devo dirla tutta, cara Nadia, la decisione di pigiare il tasto e con un click far saltare 12 anni di vita qui nel blog deriva dalla normativa sui cookie. Da tempo avevo problemi a gestire il sito, alcune applicazioni erano ingestibili e recentemente io stesso risultavo come spam se tentavo una risposta o un autocommento per prova. L'idea di essere eterodiretto nella mia dimora, sommata all'incertezza di possibili onerose sanzioni per la normativa sui cookie mi ha fatto prendere la decisione definitiva.
    Pensa che sono stato almeno 40 minuti con gli occhi sullo schermo e la mente affollata di ricordi recenti e remoti prima di quel click (c'era un bel pezzo della mia vita in quel blog e tanti amici con cui ho interagito). poi, di colpo, come il trapezista che spicca il volo senza rete nel vuoto affidando al destino la vita mi sono lanciato.
    Ora c'è solo il silenzio che mi tiene compagnia, come un tempo in parete durante lunghe notti di veglia appeso ai chiodi da bivacco attendendo un nuovo mattino.
    Non so se farò ritorno ma una cosa tengo a dirti: ti seguirò amica mia e ti sarò vicino.
    Ti abbraccio forte anch'io e ti rinnovo tutta la mia stima.
    haffner

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    1. Grazie Haf, te lo dico con il cuore e con gli occhi lucidi.

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