venerdì 10 gennaio 2014

RITORNANDO SUL COLLE








Sembravano chinarsi al mio passare

quelle chiome argentate,

umide di foschia e di ricordi

quando il colle era meta d'esame

e colloqui con Dio,

tra profumi di pane e di biscotti.

Fragrante di muschio e foglie bagnate,

non sembrava diversa

l'aria silenziosa che respiravo

e musicata da rivoli d'acqua,

sinuosa come le forme di donna,

uguale era la strada.

Il tempo... quanto ne era passato,

gettato nel vestibolo della mente

ritornava alla luce,

ladro di malinconica armonia

turbava i miei pensieri,

fondeva rabbia e pianto,

fintanto che riverberi dorati

sul fare della sera

indicavano il mare all'orizzonte.







12 commenti:

  1. Mi mancava leggere i tuoi versi, Nadia.
    Grazie e buon weekend.

    RispondiElimina
  2. Beh, sembra che mi sia tornata l'ispirazione.

    Ciao Maris, un caro saluto.

    RispondiElimina
  3. non a caso "ci vorrebbe il mare per guarire le ferite..."
    Buona domenica. robi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nadia... scusami... ma Robi che cita "questa" canzone di Masini...me lo fa sentire vicino ancora dippiù... e approfitto del tuo spazio per dirglielo!! :-)

      Elimina
    2. Robi è in crisi psico-politica, un po' come tutti, d'altronde. :-D

      Come vedi se ne parlapoco tutti... aspettiamo e poi ci scateneremo.
      Un abbraccio, Calo.

      Elimina
    3. "questa", carissima Calo, è una canzone che rimane dentro tutta la vita e sempre con la stessa intensità. Grazie per questo tuo tenero ed importante messaggio. Un abbraccio. robi

      Cara Nadia, girandola in politica, la canzone di Masini prosegue con "mentre si cammina verso un punto che non vedi...", esattamente quello che stiamo vivendo e soffrendo.
      Un abbraccio. robi

      Elimina
  4. il nostro viaggio deve continuare, perchè siamo barche ma siamo anche faro…..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao cara Pia... purtroppo siamo barche alla deriva e il faro ha la lampadina bruciata. :-D

      Elimina
  5. sai ,mi sembrava di sentirne i profumi delle cose delle quali scrivi , mentre leggevo la tua poesia , molto bella! Buona domenica cara Nadia
    Ti abbraccio :))

    RispondiElimina
  6. Eccoci qui, nei ritagli di tempo di questo periodo impegnativo, per un primo rapido saluto passo di qui e giust'appunto di saluto... :)

    Erik

    RispondiElimina
  7. Carissima quercia... chapeuax, chapeaux e ancora chapeux!!
    Grazie per avermi condotto con le tue parole
    tra quei ricordi, tra quei colori e tra quegli odori.
    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
  8. Finalmente Ti ho ritrovata, in poesia. Dopo averti persa per le strade del mondo Potenza della rete!
    Metto subito il nuovo blog fra gli "amici".
    Buon fine settimana.
    banzai43

    PS-Vero che gli scandali c'erano anche in passato, certamente. La misura, però, rispetto ad ora, era ridotta.
    Quanto allo "scandalo" del Presidente Leone, a distanza di molti anni e dopo aver avuto la vita rovinata, venne assolto con formula piena, ma i giornalisti quasi non ne parlarono ed i cittadini ricordarono solo le accuse e non l'assoluzione. Fatti do orrenda magistratura temporale.
    Bye.
    banzai

    RispondiElimina